LR Vicenza – Brescia 2-3
LR Vicenza – Grandi; Bruscagin, Padella, Brosco, Calderoni (dal 82’ Crecco); Zonta (dal 82’ Pontisso), Ranocchia; Di Pardo (dal 74’ Mancini), Proia (dal 64’ Giacomelli), Dalmonte (dal 82’ Meggiorini); Diaw. A disposizione: Bresolin, Pizzignacco, Ierardi, Sandon, Taugourdeau, Rigoni, Longo. Allenatore: Brocchi
Brescia – Joronen; Mateju, Cistana, Chancellor, Pajac (dal 77’ Mangraviti); Bertagnoli (dal 86’ Cavion), Van de Looi, Bisoli; Palacio (dal 77’ Tramoni), Leris (dal 77’ Spalek); Bajic (dal 60’ Moreo). A disposizione: Perilli, Linner, Karacic, Papetti, Huard, Olzer, Aye. Allenatore: Inzaghi
Arbitro: Abbattista della sezione di Molfetta; assistenti: Della Crosew e Garzelli; quarto uomo: Djurdjevic; al var Ayroldi
Marcatori: 18’ Proia (LRV), 21’ Palacio (B), 40’ e 80’ Bertagnoli (B), 84’ Giacomelli (LRV)
Ammoniti: Calderoni (LRV), Bajic (B), Di Pardo (LRV), Moreo (B)
Spettatori: 7.171 di cui 975 ospiti, incasso pari a 80.385 euro
CALCIO SERIE B – Torna il campionato dopo la sosta e il Menti ospita la ritrovata sfida con il Brescia.
La coreografia che saluta l’ingresso in campo dei biancorossi é di quelle delle grandi occasioni: un’enorme bandiera biancorossa viene fatta scendere a ricoprire la curva sud e sotto uno striscione: nessuna resa.
Cristian Brocchi schiera una formazione in cui rinforza centrocampo ed esterni con Diaw di fatto unica punta.
L’inizio però non é per nulla prudente e i padroni di casa si presentano in più occasioni dalle parti del portiere ospite tanto da trovare al 18’ il vantaggio con Proia che finalizza in area, con una conclusione bassa sotto la traversa, il cross basso di Dalmonte.
Neppure il tempo di festeggiare ed ecco dopo tre minuti il pareggio firmato dall’altro numero 8, Rodrigo Palacio, che sottoporta tocca in rete l’invitante pallone offertogli da Bajic nonostante il disperato tentativo di Grandi e di un difensore di rinviare.
Insistono i bresciani che al 28’ con Bajic e al 35’ con Bisoli chiamano a due interventi decisivi il portiere di casa, che salva il risultato.
Al 40’ però nulla può sul tiro di Bertagnoni dopo una palla persa al limite dell’area biancorossa e recuperata dal solito Bajic.
Prova subito a rispondere il Vicenza con un’incursione di Ranocchia fermata in calcio d’angolo.
Dopo un minuto di recupero le due squadre vanno al riposo con gli ospiti in vantaggio per 2-1 dopo aver capovolto il risultato in dieci minuti.
Inizia la ripresa e i biancorossi tornano in campo con il piglio giusto. La dea bendata, però, sembra essersi dimenticata della squadra di Brocchi perché per due volte é il palo a dire di no in rapida successione prima al colpo di testa di Dalmonte e poi alla conclusione in area di Diaw toccata dal portiere Joronen. É lo stesso attaccante a provarci poco dopo con un diagonale rasoterra che termina però a lato.
Al 64’ il primo cambio per Brocchi che mette dentro Giacomelli al posto di Proia. Ed é proprio il neo entrato a servire in area Dalmonte a cui questa volta é la traversa a negare il meritato pareggio.
E che non sia una serata fortunata lo si capisce quando il palo per la quarta volta a salvare il Brescia sul tocco di Ranocchia al 70’.
Subito dopo Diaw viene atterrato fallosamente in area: calcio di rigore. L’attaccante si presenta sul dischetto, ma questa volta é il portiere a distendersi e a toccare in angolo la conclusione bassa. Ed é ancora Joronen a deviare prima il tiro da fuori di Giacomelli e quindi il tentativo di Dalmonte.
Al 74’ dentro Mancini al posto di Di Pardo. All’80’ la beffa: contropiede del Brescia e terzo gol firmato ancora da Bertagnoli. 1-3
Fuori Dalmonte, Calderoni e Zonta per Meggiorini, Crecco e Pontisso.
A riaccendere le speranze ci pensa il capitano Giacomelli che accorcia le distanze direttamente su punizione a sei minuti dalla fine.
Inutile l’assalto finale. Dopo quattro minuti di recupero la capolista passa al Menti per 3-2. Che dire se non sconfitta immeritata al termine della migliore prestazione stagionale dei biancorossi che escono dal campo tra gli applausi. Non arrivano però quei punti che mai come oggi sarebbero stati meritati. Quattro tra pali e traversa, un rigore sbagliato la dicono lunga su quanto il Vicenza sia in credito con la fortuna.
E purtroppo la classifica non ne tiene conto.