Ed eccoci qui ad un anno di distanza! Era il dicembre 2020 quando SportVicentino tornava in edicola, dopo la pausa forzata causata dal Covid, in una veste grafica completamente rivisitata e con la rinnovata volontà di raccontare un mondo, quello dello sport, che fa parte ormai
integrante della nostra vita quotidiana.
È proprio dallo sport, uno dei tanti settori che la pandemia aveva metto in ginocchio soprattutto nella sua attività di base e giovanile, aveva dato un forte segnale di ripresa con un’estate ed un autunno di straordinari successi un po’ in tutte le discipline, dal calcio al football americano passando per Olimpiadi e Paralimpiadi e terminando con l’Italvolley.
Una carrellata di risultati eccezionali che avevano riportato il tricolore a sventolare dall’alto di un azzurro che rappresentava l’orizzonte a cui guardare dopo il grigio tempestoso del recente passato.
Sembrava l’avvio di un nuovo inizio, di una ripresa che avrebbe dovuto estendersi agli altri settori
della nostra economia. E, invece, eccoci di nuovo con lo spettro di ormai conosciute paure che tornano a riaffacciarsi mentre, non solo nel nostro paese, il virus riprende apertamente a circolare.
“State in piedi mentre tutto sembra andare a rotoli. Siate sentinelle che sanno vedere la luce nelle visioni notturne. Siate costruttori in mezzo alle macerie, ce ne sono tante. Siate capaci di sognare”. Queste le recenti parole di Papa Francesco rivolte ai giovani.
E proprio la capacità di sognare é un qualcosa che si accompagna allo sport: la volontà di progettare le grandi imprese, di pensare i trionfi, di immaginarsi un giorno sul podio, con una medaglia al collo oppure alzando una coppa.
Sogni che nascono dai sacrifici, dalle rinunce, dal veder magari crollare le proprie certezze di fronte ad un infortunio. Ma poi c’è il desiderio di rialzarsi, di lottare, di riprendere la corsa per arrivare a raggiungere quel qualcosa che si porta nel cuore fin da quando si era ragazzini.
Sono alcune delle storie che trovate anche in questo numero, l’ultimo dell’anno: da Matteo Galvan, il velocista azzurro che conquistava record e successi ma doveva fare i conti con un “fisico di cristallo” a Marco Zanon, il rugbysta bassanese sceso in campo a Roma contro gli All Blacks realizzando quello che è il massimo ipotizzabile per tanti giovani appassionati della palla ovale.
E che dire di un ingegnere aerospaziale, Tommaso Finadri, che è anche il capitano della nazionale di football americano campione d’Europa?
Già perché lo sport ti apre la mente, ti abitua a guardare i problemi con uno sguardo differente e, spesso e volentieri, a risolverli con una prontezza di riflessi che è quella di uno sprinter ai blocchi di partenza.
Quella partenza o, meglio, ripartenza dello sport che è anche quella di SportVicentino.
Più di trent’anni in edicola sono una carriera abbastanza lunga in cui abbiamo fatto un percorso di crescita, segnato da conquiste, crisi, nuovi inizi, accompagnati sempre dalla passione e l’entusiasmo che contraddistinguono le sfide. Non sappiamo cosa ci riserverà il 2022 però ci piacerebbe continuare a raccontare uno sport vicentino protagonista nei differenti campi di gioco e un giornale “vetrina” di queste imprese. E, forse, il “stay hungry, stay foolish” che Steve Jobs, il cofondatore di Apple, rivolgeva agli universitari di Stanford può riassumere la voglia di imparare, la curiosità, l’ambizione insieme con un pizzico di follia per sognare le grandi imprese. E noi, avvicinandoci alla magia del Natale, proviamo a non smettere mai di sognare!