La senatrice Daniela Sbrollini scende nuovamente in campo a favore dello sport: “Chiediamo a Governo Nazionale e alla Regione di promuovere iniziative concrete per iniettare liquidità al settore e non farlo collassare. La Regione non si eclissi e faccia la sua parte. Si potrebbe lavorare sulle richieste rilanciate dai centri Fitness padovani la settimana scorsa e che come Italia Viva avevamo chiesto in sede di approvazione del Bilancio con emendamenti che non erano stati recepiti. La defiscalizzazioni degli abbonamenti, delle sponsorizzazioni e un bonus fitness e piscine”.
La senatrice Daniela Sbrollini, responsabile nazionale sport di Italia Viva, chiama alla collaborazione Governo e Regione a collaborare per affrontare una situazione drammatica.
“La pandemia ha fatto finire nel tritacarne, assieme a tante altre categorie imprenditoriali ed economiche, anche il mondo dei centri fitness, delle piscine, delle palestre sportive. Sono stati chiusi per mesi e mesi, ristorati in minima parte e oggi sono rimasti soli, con clienti in calo e costi di gestione in crescita.
Chi può lavora in perdita. Molti chiudono Si perdono molti posti di lavoro, la filiera dei fornitori è a rischio insolvenza.
Ma soprattutto c’è una popolazione che tende a rinunciare alla pratica sportiva. Ricordiamo che un euro investito in sport fa risparmiare almeno 5 euro di cure sanitarie. Secondo alcuni studiosi, sono oltre 20 le malattie che si possono curare sostituendo i farmaci con la pratica sportiva”.
Continua la senatrice: “Sono preoccupata perché non stiamo pensando attentamente al futuro. Nel nostro Paese l’attività sportiva non è adeguatamente considerata. Nel frattempo il 50% degli adolescenti non fa attività fisica in Italia, il 40% di chi lo faceva, con l’avvento della pandemia, non la fa più. Questa situazione si trasformerà negli anni in un problema di salute. Le linee guida scientifiche di tutto il mondo parlano dell’attività fisica come di un farmaco. Dobbiamo investire seriamente sull’attività fisica”.
Chiude la senatrice: “Deve essere un lavoro di tutte le istituzioni che si occupano di salute. Stato e Regioni devono operare per il rilancio dell’attività fisica a partire dai centri fitness, gli impianti sportivi e dalle piscine. I soldi ci sono, anche con il Pnrr, ma dobbiamo guardare ad investimenti strutturali e non solo una tantum. Bisogna sostenere questo settore imprenditoriale come gli altri in difficoltà, e legarlo all’aspetto della prevenzione, del benessere e della scuola, con un occhio attento al Pil e all’occupazione”.