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22 Dicembre 2024
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“Perarock” una corsa a tutto… ritmo

Un percorso di 12 chilometri tra Perarolo e San Gottardo da percorrere senza grosse difficoltà tecniche soprattutto se il terreno è asciutto e, meglio ancora, se lo si affronta in compagnia

Per celebrare degnamente gli echi di una splendida edizione dell’Ultrabericus 2022 siamo andati a rispolverare la traccia, con qualche licenza, di un bellissimo giro nei dintorni di Perarolo.
Il percorso è stato proposto qualche anno fa in occasione del Perarock già perché sport, amici e divertimento sono un ottimo modo di colorare il “grigiume” della monotonia quotidiana.
Punto base del giro è il parcheggio della chiesa di Perarolo dove è presente una fontanella, che però in questo momento è in manutenzione.
Lasciata la macchina la traccia ci porta subito in leggera discesa tra le case in direzione nord ovest verso il boschetto di Brendola ma, prima di giungerci, si attraversa la strada principale e ci si immette in un saliscendi molto veloce e divertente che, in un lampo, ci porta in via Piave.
La strada, inizialmente asfaltata e in salita, una volta tenuta la destra diventa sterrata e in falsopiano e ci porta dentro alla valle dello Scaranto Monterosso.
Si percepisce molto bene il punto più stretto della valle e, una volta superato, occorre seguire la traccia gpx per non perdersi un piccolo sentierino in salita che si stacca sulla sinistra da quello principale. Se il terreno è bagnato occorre fare attenzione in quanto diventa scivoloso, invece se è asciutto e avete delle cartucce da sparare, metaforicamente parlando visti i tempi, questo è il momento di farlo.
Divertente, stretto, pieno di cambi di direzione e con rampe impegnative questo sentiero fa uscire il sorriso ogni volta che si percorre. Arrivati in cima, una volta ripreso fiato, ci si ricollega alla via principale che, velocemente, conduce alla chiesa di San Gottardo. Da qui in avanti i sentieri sono ben visibili e, in alcuni tratti, la traccia ripercorre l’Alta Via dei Berici. Una volta attraversata via Priare i percorsi ben battuti di questa parte dei Berici invitano a spingere sull’acceleratore ma attenzione, però, perché dopo la discesa che corre affianco alla spelonca sotto via Fontana la traccia torna a salire per l’ultima volta per immetterci, tenendo la destra, sui sentieri di via dei Righi. Da qui in avanti tutta discesa fino alla macchina.
Il giro non presenta particolari difficoltà tecniche e, se il terreno è asciutto, risulta molto veloce: di contro tutta la parte nord ovest diventa davvero scivolosa se il terreno è bagnato.
Non ci resta che augurarvi buone corse in compagnia facendo ancora i complimenti a tutti gli organizzatori e i finisher dell’Ultrabericus.

Scarica qui la traccio GPX

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