CICLISMO – Vicenza e Cittadella, a un capo e all’altro del primo campionato del mondo Gravel professionisti, sono pronte al grande evento. I riflettori stanno per accendersi, sabato e domenica nel Veneto verranno eletti la regina e il re dello sterrato, i primi nell’albo d’oro della specialità.
Tenendo conto delle categorie amatoriali, gli atleti registrati sono complessivamente 559, in rappresentanza di 39 nazioni nazioni.
Sabato 8 ottobre alle 12 prenderà il via la prova delle Donne Elite. Si sono iscritte 50 cicliste, di 17 nazionalità. Gli occhi sono puntati soprattutto sulla francese Pauline Ferrand Prevot, la poliedrica fuoriclasse che in questa stagione si è già aggiudicata i titoli iridati nel XCO, nello Short Track e nella Marathon.
Ma ci saranno al via anche due atlete dalla storia speciale.
Poco più di un anno fa, il primo settembre 2021, l’arrivo in Italia dopo la fuga precipitosa dall’Afghanistan riconquistato dai talebani. Ci sono riuscite grazie all’associazione Road to Equality di Alessandra Cappellotto, vicentina di Sarcedo, prima italiana a diventare campionessa del mondo di ciclismo. Le sorelle Fariba e Yulduz Hashimi, 19 e 21 anni. Correranno con la maglia della Nazionale dell’Afghanistan, la stessa maglia che veniva indossata dagli atleti afghani prima che il regime riprendesse il potere.
“Sono emozionate, hanno una grande voglia di mettersi in gioco. Mi hanno raccontato che in Afghanistan non c’è molta differenza fra gravel e strada, correvano dove e quando potevano”. spiega Cappellotto, loro tutrice in Italia e non solo dal punto di vista atletico.
Oggi Fariba e Yulduz abitano in un appartamento in provincia di Vicenza. Militano nella Valcar-Travel & Service, la loro vita è divisa fra lo studio della lingua italiana e gli allenamenti. “Hanno entrambe degli enormi margini di crescita atletica – aggiunge Cappellotto –, devono però prendere le misure con il ciclismo europeo, si tratta di un cammino che potrebbe durare qualche anno. Fisicamente sono dotate, il resto lo farà la loro forza di volontà”.
Alle 12.15 sarà la volta degli Uomini Over 50 mentre dalle 12.20 sono previste le partenze delle altre categorie femminili, suddivise per gruppi di età. Si parte da Campo Marzo a Vicenza e si affrontano subito i Colli Berici, la parte più impegnativa dell’altimetria. Le donne e gli uomini Over 50 gareggiano sulla distanza di 140 chilometri, con un dislivello attivo di 700 metri. Domenica 9 i professionisti si cimenteranno in un percorso di 194 chilometri e 800 metri di dislivello, che comprende anche due giri finali di circa 27 chilometri. Gli uomini dei gruppi di età 19-49 faranno un solo giro del circuito finale per una distanza totale di 166 chilometri e 750 metri di dislivello.
La parte non asfaltata corrisponde a circa il 75% del totale. I settori di sterrato sono 41 nella parte di percorso in comune a tutte le categorie, più altri dieci nel circuito finale.
Come è già accaduto più volte negli ultimi anni, dunque, Cittadella si prepara a fare da cornice alle fasi conclusive di una sfida fra assi del pedale, ma questa volta sotto i riflessi dell’iride. In centro alla città murata, tuttavia, non saranno protagonisti solo i campioni già affermati, ma anche i bambini che sognano di diventare come loro. Sabato e domenica, dalle 11 alle 18, in piazza Pierobon viene allestito un pump track, cioè una pista con salite, discese e curve paraboliche dove i piccoli ciclisti potranno acquisire destrezza con la balance bike, accompagnati dai maestri della Scuola Nazionale di Mtb. Inoltre, formatori esperti insegneranno ai più piccoli come affrontare situazioni di emergenza.