LR VICENZA – Iacobucci, Valietti (34′ st Oviszach), Pasini, Cappelletti, Bellich (33′ st Santon), Zonta, Greco (1′ st Cavion), Dalmonte (38′ Della Morte), Stoppa, Begic (23′ st Scarsella), Ferrari. All. Dan Thomassen
JUVENTUS NEXT GEN – Daffara, Riccio, Sekulov (32′ st Pecorino), Da Graca (23′ st Cerri), Poli (37′ st Yildz), Iling, Barbieri (23′ st Compagnoni) , Barrenechea (37′ st Besaggio), Soule, Sersanti, Huisen. All. Brambilla
Totale presente: 10.186 di cui ospiti 560. Incasso 153.362,50 euro
LR VICENZA – JUVENTUS NEXT GEN 3-2
Marcatore: 19′ Sekulov (J), 2′ st Ferrari (V), 12′ st Poli (J), 16′ st Cappelletti (V), 38′ st Ferrari (V)
Stadio Menti vestito a festa, con in tribuna anche Zola e Barzagli, per la finale di Coppa Italia ma manca per il Vicenza il dodicesimo uomo, la sua curva, che per l’occasione espone uno striscione “questo è quello che meritate” e rimane fuori dallo stadio per i primi 5 minuti e dopo cambia coreografia con “Questo è per noi…. e per la nostra città” ed allora alla spicciolata riempiono la SUD ed incoraggiano una squadra che fino ad oggi non ha scaldato i loro cuori.
Ma veniamo al calcio giocato! Al primo minuto è subito la Juventus ad essere più aggressiva con un tiro a lato di pochissimo di Sekulov. Dopo cinque minuti buona occasione per i biancorossi con Ferrari ma un rimpallo non lo favorisce e pertanto la gara rimane a reti inviolate con l’unica differenza, se il campo non scalda gli animi ci pensano i tifosi che finalmente intonano canti per incoraggiare una squadra o meglio una storia che non deve essere cancellata.
Poco dopo il Vicenza reclama un rigore per un fallo su Bellich ma l’arbitro sorvola e si continua con una ghiotta occasione al 15′ per Da Graca che da pochi passi non trova la palla a Iacobucci battuto.
La Juve non si arresta ed al diciottesimo va in vantaggio con Sekulov che si smarca da Valietti e trafigge la porta con Jacobucci non esente da colpe.
Al 22′ fallaccio di Barbieri su Bellich che l’arbitro ammonisce soltanto anche se poteva starci il rosso diretto. La gara continua con un assolo della Juve ed un Vicenza che cerca di reagire ma senza grandi idee.
Intanto sono gli spalti a creare interesse con la sud che intona un coro a Morosini ed espone uno striscione “25 la tua maglia, il tempo non dimentica” mentre nei distinti espongono il cartello “solo per la maglia” quasi a giustificare la loro presenta nella serata del…la finale!
Al 45′ anche il Vicenza ci prova ma Greco manda la palla alta in curva nord e prima del riposo arriva anche il pesante giallo per l’unico “talento”, Franco Ferrari, per un fallo a gioco fermo per una gomitata su Barbieri…. che crea malumori perché o avrebbe dovuto essere rosso oppure l’arbitro avrebbe sorvolato….
Sul risultato di zero a uno si va negli spogliatoi.
Si torna in campo ed il Vicenza pareggia con Ferrari, in posizione di dubbio fuorigioco, al secondo minuto su un cross di Valietti. La Juve non si arrende ed alla prima occasione, al dodicesimo, ritorna in vantaggio con Poli con un cross proveniente da calcio d’angolo di Iling dove la difesa biancorossa rimane immobile.
Al 16′ su calcio d’angolo di Della Morte il Vicenza pareggia con Cappelletti ed esplode la gioia biancorossa.
Da qui la gara si fa più “divertente” con movimento in campo da entrambe le parti forse anche dovuto alla girandola dei cambi che i mister innescano per dar respiro a chi ha fatto di più in campo.
Al 38′ arriva la svolta con Ferrari che in solitaria trafigge la porta di Daffara ed esplode in un’esultanza alla Battistuta.
Al 42′, quando la partita sembrava chiusa Zonta commette un fallo da rigore, che solo il VAR riesce a vedere e dal dischetto si presenta Iling. Ma, per la gioia biancorossa, il bianconero scaglia il pallone alto in curva NORD e così si devono attendere i sei minuti di recupero per sancire la vittoria del Lane che finalmente regala un gioia ai tifosi accorsi in oltre 10 mila al Menti anche se durante la premiazione espongono un ultimo striscione… “non c’è un c…. da festeggiare, ma una serie B da conquistare, fuori i c… oni”
FOTO DI ALESSANDRO ZONTA