Una Velco Vicenza da stropicciarsi gli occhi gioca un’altra eccellente partita in casa e ribalta lo scontro diretto con Crema. Una squadra quella vicentina scesa in campo senza le due lunghe, vista l’influenza che ha messo ko Clara Solè e i postumi non ancora smaltiti per il colpo al volto di Lucia Ferri. Una “banda bassotti” vicentina che, nei giorni del ritiro della maglia di Mike D’Antoni, simbolo della mitica “banda bassotti” Olimpia Milano negli anni ottanta, coglie una vittoria che rilancia le quotazioni playoff.
Una partita di orgoglio per la squadra biancorossa, che trova come jolly Elena Corà, finora utilizzata con il contagocce in stagione, ma lottatrice sotto i tabelloni capace di catturare 8 importanti rimbalzi (Vicenza vince anche la sfida a rimbalzo 39-34), oltre a una stoppata con recupero nel finale di gara che “mura” le residue speranze cremasche di tornare in partita, sotterrate definitivamente da un canestro più fallo in entrata inventato da Scaramuzza.
Una partita in salita fin dall’inizio per le ospiti, con la squadra di Loris Barbiero che, come nelle ultime uscite, parte forte con un 6-0 e conseguente time out Crema. La reazione delle lombarde arriva, ma Vicenza, spinta dalle palle recuperate in difesa e relativi contropiedi, chiude avanti di 7 grazie ai canestri di Pieropan la prima metà di gara.
Nella ripresa la tripla di Martelliano per il 31-22 indica la strada alle compagne, che non si guarderanno più indietro. Serata magica biancorossa suggellata anche da un siluro “carpiato” dalla lunga distanza allo scadere dei 24 secondi di una ritrovata Camazzola per il massimo vantaggio sul 52-34. Alla sirena finale il tabellone indica 56-45, il -3 dell’andata è ribaltato, e Barbiero fa i complimenti alle sue giocatrici a fine partita.
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