L’On. Daniela Sbrollini – responsabile sport e Welfare del Partito Democratico – interviene sull’ indagine della procura antidoping per 26 atleti italiani.
“Mi ritrovo nelle parole del Presidente CONI Giovanni Malagò che indica chiaramente l’estraneità del CONI e della FIDAL è’ giusto sottolineare infatti che non stiamo parlando di casi di positività, nessun atleta tra quelli citati in questi giorni è risultato positivo ai controlli anti-doping, parliamo di casi tra il 2009 ed il 2012 in cui gli sportivi coinvolti hanno mancato di segnalare la propria disponibilità per i controlli, che avrebbero comunque potuto aver luogo. Serve fare chiarezza velocemente su questa delicata vicenda, la giustizia sportiva farà il suo corso, aspettiamo l’esito dei processi”.
Così Daniela Sbrollini, responsabile sport e Welfare del Partito Democratico, interviente sull’indagine riguardante gli atleti Fidal. “Sono state 65 le persone indagate dalla procura e già 39 casi sono stati archiviati – aggiunge Sbrollini – Nonostante l’archiviazione le accuse mosse hanno avuto conseguenze pesantissime sull’ immagine personale e professionale dei tanti atleti coinvolti, molti di questi sono anche allenatrici ed allenatori nei centri federali delle categorie più giovani. Si è gettato inutilmente discredito mediatico su persone oneste, un fatto gravissimo che mina lo straordinario lavoro che si sta compiendo, tra mille difficoltà, per l’attività di base e giovanile : il patrimonio più importante del futuro dello sport italiano. A tutte queste persone va la mia totale solidarietà, sperando che trovino ancora la motivazione per proseguire il loro lavoro per lo sport italiano”.
“In questi ultimi anni – conclude l’on. – finalmente, anche grazie alle nuove tecnologie, si è resa più semplice l’operazione di comunicazione della posizione e della disponibilità dell’atleta cosa che prima non era affatto agevole. Da alcuni anni l’atletica italiana vive un momento di difficoltà visibile anche dagli scarsi risultati a livello internazionale, questa vicenda può diventare il punto da cui ripartire, investendo di più nei centri di formazione e nei territori e impegnandosi al massimo per i prossimi giochi olimpici. Sogniamo di poter ospitare l’Olimpiade a Roma nel 2024 e anche l’immagine che l’Italia darà di se stessa al mondo durante i giochi brasiliani sarà decisiva”.