La sorprendente sconfitta di Marghera a Palermo acuisce le difficoltà di Stabia e lo costringe ad accelerare i tempi alla ricerca di una vittoria che permetterebbe alle campane di cullare ancora il sogno della salvezza diretta. Una vera e propria corsa in salita quella del C.M.O., perché l’appuntamento col successo manca da cinque turni consecutivi – sette negli otto disputati nel ritorno – e perché Vicenza vuole mantenere quell’imbattibilità che le garantirebbe l’opportunità di giocarsi la leadership del girone. Quattro finali, una partita alla volta, è l’imperativo categorico delle biancorosse: alla faccia delle assenze prolungate – Stoppa per almeno un mese, Zanetti ancora lontana dal pieno recupero – e di quelle temporanee – la 2000 Cappozzo – che non agevolano certo la preparazione settimanale, VelcoFin mette il primo tassello.
1° periodo – VelcoFin presenta la novità Caldaro nell’ormai consueto e sperimentato quintetto, Stabia vuole Minervino nel pitturato e una batteria di esterne dove tocca all’irlandese O’Dwyer occupare lo spot di ala per sfruttare i possibili mis-match con le pari ruolo biancorosse. O’Dwyer tiene in corsa le viaggianti con due canestri da sotto che equilibrano il 2+3 firmato Jakovina e Madonna, al 3′ la parità (6-6) è tutta di Ortolani e suo è il trepunti del primo vantaggio esterno (6-9) che diventa 6-11 al 4′ grazie al contropiede di Potolicchio. Sotto l’altro ferro Nicolodi ha già subito due stoppate e la panchina di casa chiama tutti a raccolta per rivedere un inizio per nulla esaltante. Ma la straniera C.M.O. è un fattore e meno male che Caldaro tramuta una palla vagante in punti sonanti, prima che Ortolani scriva +6 (10-16) dall’arco al 6′ e Corno richiami Caldaro per inserire Pieropan, dopo che Ferri ha rilevato Nicolodi. Madonna dai 6.75 ed è 15-16 a 3’33” dalla prima sirena, Di Costanzo lavora di fisico e scrive +3 esterno (15-18) evidenziando le difficoltà di casa nel pitturato. L’impatto di Pieropan è di quelli che contano, and1 e 22-20 con 35″ da giocare, l’ultimo possesso di Gallo si spegne sul vetro.
2° periodo – Bastano 35″ a Pegoraro per imbucare la prima tripla della sua serata (25-20) e cedere campo a Diodati, poi servono altri 2’30” per vedere Pieropan attaccare dal palleggio e spaccare la difesa campana (27-20). Buon per VelcoFin, visto che Jakovina continua a battagliare col ferro (1/5 dal campo), tanto che Corno le preferisce Caldaro: detto e fatto, suoi sono il 31-22 e il 35-22, intervallati da un rimbalzo di Nico che, poi, firmerà il 37-25 a meno di 3′ dal riposo lungo. C’è tempo per un tecnico fischiato a coach Massaro che non gradisce il fallo attribuito a Innocenti (0/2 di Pieropan) e se Jakovina mette il personale, Vicenza sciupa il possesso. L’emorragia di disattenzioni offensive non ha soluzione di continuità, Velcofin meglio a protezione della propra area, anche se O’Dwyer ringrazia la sesta persa con il 38-27 che fa sobbalzare Corno dalla panchina per chiedere la sospensione. Finalmente Tina dal perimetro punisce la zona pari di Stabia, ben fatta sì, ma non al punto da sembrare un indecifrabile linguaggio crittografato, la frazione va in archivio con le biancorosse superiori a rimbalzo (25-19), preferibili dal campo (42% contro 33%) e C.M.O. che ancora non ha guadagnato un viaggio in lunetta a fronte dei tre soli falli subiti.
3° periodo – L’irlandese risponde a Nicolodi dalla linea della carità (42-29, 1’33”), Jakovina entra in partita e ne fa quattro consecutivi, Pegoraro è ispirata dall’arco e recapita il secondo siluro che vale la doppia cifra tonda (+20, 49-29) di margine con 6′ e poco più sul cronometro. Adesso Vicenza buca la zona con continuità (51-30 Pegoraro dal post) ed è ancora lei a brillare nello scout con il 3/3 dai 6.75 (54-32 al 7′), mentre l’attacco Stabia è tutto – o quasi – nelle mani di O’Dwyer. La forbice si allarga col tracciante di Jakovina (57-32, 8′) che poi replica da 2 (59-32 e 16° personale), tocca a Potolicchio rompere il digiuno (59-34 al 10′), mentre il quarto va in archivio col 4/5 di Pegoraro (62-34) dall’arco e Stabia che conta solo 7 punti a referto nel tempino.
4° periodo – Le cifre non dicono tutto, ma qualcosa sì: e quelle che compaiono a referto e nelle statistiche raccontano di una gara già decisa, anche se le contendenti sul legno vogliono continuare a “vivere” la partita. Il tempo scorre e il divario, per Castellamare, diventa una montagna insuperabile: lo sa bene coach Corno, che dopo 1′ scarso, ha già richiamato Pegoraro per il giusto riposo e la meritata standing ovation. Adesso tutto viene facile alla VelcoFin: Nicolodi stoppa O’Dwyer e, sull’altro lato, una veleggiante Pieropan sigla il 75-40 sbagliando il personale aggiuntivo. Madonna versione assist regala un trepunti alla stessa Pieropan e propizia il solitario contropiede di Diodati (80-40 al 7′). L’infortunio di Ortolani – colpo al volto a 35″ dai saluti – agita un po’ gli animi, ma, ormai, la partita è andata: Ferri & C, devono ora pensare a Marghera, le campane a raccattare punti con una gara in casa e due in trasferta. Non sarà facile.
VELCOFIN VICENZA – C.M.O. STABIA 84-48
VELCOFIN: Diodati 9 (3/5, 1/2), Pegoraro 16 (1/3, 4/6), Madonna 13 (2/2, 2/6), Caldaro 8 (4/8), Jakovina 18 (6/13, 1/1), Nicolodi 8 (4/9), Ferri, Pieropan 12 (4/7, 1/4). Zanetti e Cappozzo ne. All. A. Corno
C.M.O.: Ortolani 10 (2/7, 2/4), Innocenti, R. De Rosa, Potolicchio 13 (6/9, 0/3), Gallo 3 (0/2, 1/3), Di Costanzo 4 (2/5), Minervino, Tagliaferro, Scala, O’Dwyer 18 (7/16).. All. M. Massaro
ARBITRI: M.G. Forni di Cervia e M. C. Culmone di Bologna
NOTE: nessuna uscita per cinque falli. Tecnico alla panchina C.M.O. al 17’28” (37-25). Tiri da 2: VelcoFin 24/49, C.M.O. 17/45. Tiri da 3: VelcoFin 9/19, C.M.O. 3/10. Tiri liberi: VelcoFin 9/13, C.M.O. 5/6. Rimbalzi (O+D): VelcoFin 41 (14+27), C.M.O. 32 (9+23). Pe-Re: VelcoFin 13-25, C.M.O. 24-13. Assist: VelcoFin 19, C.M.O. 9. Parziali: 22-20; 18-7 (40-27); 22-7 (62-34); 22-14 (84-48).
