Continuare a mettere briciole nella dispensa per soffrire meno nei tempi di magra da una parte, costruire continuità di risultati per risalire la china dall’altra: questi gli obbiettivi da raggiungere, per Vicenza e Selargius, in una sfida che, soprattutto per le biancorosse, presenta non poche insidie. A partire dalla cifra tecnica di Masic e Arioli, pericoli costanti sul perimetro, per giungere al peso specifico di Fabbri nel pitturato, senza dimenticare il tasso di esperienza dell’asse italiano che vanta recenti trascorsi in A1. Alla fine la spunta VelcoFin, che sulla cartella della tombola cala una cinquina che vale oro: soprattutto perché frutto prelibato di una partita infarcita di errori e disattenzioni, ma condotta in porto grazie a spirito di sacrificio e voglia di vincere.
1° periodo – I primi applausi sono della comunità sarda di Vicenza e gratificano Arioli e Gagliano, protagoniste dello 0-4 al 1′, due liberi di Brcaninovic e la penetrazione di Santarelli ascrivono a referto il 4-5 del 2′, prima che Stoppa rilevi F. Destro e scippi la palla che vale il vantaggio casa (6-5, 2’58”). Brcaninovic allunga al 5′ (8-5), Fabbri, già a due penalità, alza la voce nel pitturato e, con quattro di fila, riporta avanti le isolane (8-9): la gara stenta a decollare e gli errori si sprecano da ambo le parti, dal timeout Selargius escono un errore dall’arco di Gagliano imitata da Mingardo, poi è Arioli a muovere il tabellone (8-11. 9′), prima che la bosniaca forzi il terzo fallo di Fabbri esasperando l’1vs1 che produce 2/2 dalla linea (10-11, 10′). Altri due personali di Melisa valgono il 12 pari, ma il canestro da sotto di Cordola chiude le ostilità di una prima frazione nella quale VelcoFin ha già ruotato 9/12 delle atlete a disposizione..
2° periodo – L’antisportivo di Lussu spedisce in lunetta Pizzolato (1/2), Vicenza sceglie di giocare con quattro piccole e la sola Ferri a presidiare i tabelloni, il drive di Martina Destro tiene a contatto le padrone di casa (15-16, 2′), il 2° di Lussu regala i liberi del 17 pari (4′), con Brcaninovic di nuovo sul legno per alzare il quintetto sfruttando il riposo forzato di Fabbri. Le due contendenti procedono quasi a braccetto, incapaci di assumere l’inerzia di una partita che le viaggianti provano a cambiare disponendo la zona pari: l’and1 ancora di Lussu firma il +5 esterno (17-22, 6′) che Stoppa rintuzza (19-22): ed è ancora il tracciante della guardia patavina a timbrare il 22-24 (8′), prima della persa n. 6 che suggerisce la sospensione di casa. Stoppa è un fattore e anticipa sistematicamente sulle linee di passaggio, Masic ha mani educate e griffa il 22-27 a 2′ dall’intervallo lungo. Dentro Fabbri in casa Selargius, ma è lo Stoppa day: tripla del 27 pari, poi Zanetti da sotto per il +2 interno, Cordola dall’arco e ancora Stoppa: canestro e personale aggiuntivo e 32-30 con 20” da giocare. Masic è sempre lì: 2+1 sul contatto di Zanetti e 32-33: dal “minuto” esce la tripla di Monaco che trova solo ferro e sirena. Le polveri bagnate biancorosse stanno tutte nel 25,7% dal campo (9/35) contro il 44,8% (13/29) delle isolane. La bilancia dei rimbalzi pende un pochino a favore di Vicenza (24-21), quella delle perse (9) pesa sulle sarde.
3° periodo – Si riparte con l’infortunio di Zanetti (caviglia destra dopo 59”) e con il drive di Masic che spinge Selargius al +3 (32-35) del 3′, propedeutico al +5 targato Arioli (32-37, 4′): il trepunti siderale di Brcaninovic ricuce (35-37) e la brutta notizia per le viaggianti è il 4° fallo di Fabbri, quella per Chimenti è che le sue non giocano senza palla e sbagliano tutto quanto è possibile. Bisogna attendere il 7’10” perché Monaco imbocchi la porta aperta nel pitturato ospite e guadagni la lunetta per recapitare l’1/2 del 36-37, poi ecco Brcaninovic e ancora Monaco (40-37, 9′), replica Lussu (40-39) prima del 4° di Monaco: il tempo per un libero di Pizzolato e la forzatura di Arioli e si va all’ultimo riposo.
4° periodo – Gagliano fa a sportellate e firma il 41 pari al 2′, poi cede campo a Fabbri che ringrazia con il 43-43 del 4′: le biancorosse concedono passaggi facili alla lunga ex S. Martino, meno male che Brcaninovic recapita il trepunti del 49-45 al 5′ prima di incappare nel 4° fallo tentando di anticipare proprio il centro isolano. Dal minuto di coach Staico Selargius esce col piazzato di Cordola (49-47), capitan Ferri chiede tranquillità e giudizio alla sue compagne e dà l’esempio forzando il fouled out di Fabbri: le altre non raccolgono e il festival delle scelleratezze continua. Buon per Velcofin che Ferri non molla un possesso, il dai e vai Monaco-Stoppa-Monaco sorprende Selargius e frutta il 51-47 a 1’46” dai saluti. Il tuffo di Monaco strappa palla ad Arioli, Ferri incappa nel blocco irregolare e la restituisce, Lussu spedisce Monaco in lunetta nel bonus: 2/2, 53-47 e ultimo timeout ospite con 31” sul cronometro e Vicenza che ha zero falli da spendere. L’infrazione di 5” sulla rimessa regala il possesso alle biancorosse, lo 0/2 di Santarelli non pesa perché il tempo se ne va: Vicenza saluta la quinta vittoria di fila e l’applauso dei solitamente compassati tifosi di casa la dice lunga sul grande cuore di queste ragazze.
fonte: Ufficio stampa VelcoFin Vicenza