Il Vicenza chiude con il suo passato.
Lo fa mettendo in svendita quello che restava in magazzino, vale a dire materiale tecnico, maglie, tute, borsoni e quanto altro che, in massa, qualche centinaio di persone ha preso d’assalto per accaparrarsi un cimelio o, forse, un pezzetto di quella storia che da 116 anni accompagna il calcio nella nostra città.
Una ressa quale non si vedeva neppure in occasione dei saldi nelle più firmate boutique delle maggiori città con la “bramosia” di tifosi ed appassionati che ha costretto il curatore fallimentare Nerio De Bortoli a sospendere le vendite dopo una mattinata frenetica dando nuovo appuntamento a data da destinarsi e solamente alla sua presenza!
Parte l’era Rosso
Se ci sarà realmente un seguito non lo sappiamo anche perchè da lunedì pomeriggio è iniziata ufficialmente in casa biancorossa l’era di Renzo Rosso.
“Il gruppo OTB ha formalizzato l’acquisto del ramo d’azienda del Vicenza Calcio. Inizia così un nuovo capitolo della storia calcistica di Vicenza e della sua provincia. La denominazione sociale scelta è L.R. Vicenza Virtus S.p.A., con sede presso lo stadio cittadino Menti. Un nome che richiama fortemente il glorioso passato del club che si è fatto valere nel panorama calcistico nazionale ed internazionale, conquistando la Coppa Italia nella stagione 1996/1997, e arrivando in semifinale di Coppa delle Coppe nella stagione 1997/1998.
Questa scelta vuole rendere omaggio ai tantissimi tifosi che da sempre sostengono in maniera incondizionata la squadra, nonché alla passione calcistica dell’intera provincia vicentina. A guidare la società sarà Paolo Bedin che ricoprirà il ruolo di Direttore Generale”.
Questo il testo della comunicato ufficiale arrivato dal gruppo OTB che, per i meno addentro alle vicende di casa Diesel, sta a significare “Only the brave” che, sempre per chi ha poca dimestichezza con la lingua inglese, vuol dire “solo i coraggiosi”.
Il coraggio di Rosso
Che abbia avuto coraggio Renzo Rosso a lanciarsi in questa nuova sfida non vi è dubbio non tanto per aver cercato di unire in un’unica realtà due mondi calcistici, Vicenza e Bassano, molto distanti tra loro, ma per provare a riportare il pallone berico in quei palcoscenici che appunto la storia e, in particolar modo, la tifoseria di sponda Bacchiglione meriterebbero dopo oltre cinque lustri di campionati avari di soddisfazioni eccezion fatta per la fiammata della squadra di Pasquale Marino arrivata alla semifinale dei playoff promozione persa contro il Pescara ormai quattro stagioni fa.
Arriva un pezzo nobile di storia… Paolo Bedin
E nel coraggio di guardare con forze nuove al futuro Renzo Rosso ha voluto però richiamare un pezzo di quel Vicenza che ha fatto la storia, vale a dire Paolo Bedin, che ricoprirà il ruolo di direttore generale.
Conosciamo Paolo da una vita, da quando iniziò a lavorare al Vicenza come addetto stampa (l’attuale responsabile della comunicazione) per poi scalare le classifiche o, meglio, le posizioni per arrivare prima ad occuparsi del marketing e poi della gestione del club di via Schio.
Anche quando ha lasciato l’incarico per approdare alla Lega di serie B come direttore generale il suo legame è restato costante: quando ero a casa non mancava mai di fare un salto allo stadio, insieme con il figlio Tommaso, che gioca nelle giovanili biancorosse, soffrendo come un qualsiasi tifoso per le disgrazie della sua squadra del cuore.
Scelta di cuore
Ci piace, pertanto, che Renzo Rosso abbia fatto una scelta di… cuore (oltre che di indiscusse competenze calcistiche!) scegliendo Bedin come sanno fare soltanto i coraggiosi.
Già perchè accanto a tanto Bassano (la famiglia Rosso, Werner Seeber, Giovanni Colella, Michele Nicolin) ci sarà comunque un pezzo di quel Vicenza che non è andato in vendita o, meglio, in svendita.
