Nazionale Under 19. Grande prova di carattere dell’Italia che batte la Serbia e vola alla fase finale dell’Europeo
A decidere il match la doppietta realizzata nella ripresa dall’attaccante dell’Atalanta Roberto Piccoli. Il tecnico Guidi: “Orgoglioso di questa squadra”
È stato un pomeriggio di fortissime emozioni per la Nazionale Under 19, un ottovolante di stati d’animo che si alternavano a seconda dell’evolversi delle vicende sul campo, vissute direttamente o a distanza perché, inevitabilmente, un orecchio era rivolto verso Abano Terme dove, in contemporanea, si giocava Belgio-Ucraina. Missione compiuta, pass europeo strappato e fase finale della kermesse agguantata per mezzo della vittoria sulla Serbia (2-0) e della contemporanea sconfitta dei diavoletti rossi contro i parigrado ucraini. L’eroe di giornata è certamente Roberto Piccoli che, entrato nella ripresa, si potrà fregiare di aver apposto la firma su entrambe le reti che hanno dato il successo agli Azzurrini, una vittoria che vale l’ambito biglietto per l’Armenia.
Allo stadio “Euganeo” di Padova gli Azzurrini si giocavano una sorta di spareggio a distanza per l’accesso alla fase finale dell’Europeo di categoria, in programma in Armenia il prossimo luglio visto che, dopo le prime due partite disputate per il Gruppo 7 della fase Élite, i ragazzi di Guidi guidavano il proprio raggruppamento in coabitazione col Belgio, pur potendo contare ai nastri di partenza degli ultimi 90’ sul piccolo vantaggio ascrivibile al maggior numero di gol segnati, stante l’assoluto equilibrio in termini di punti, scontri diretti e differenza reti. Il regolamento della competizione concede infatti il pass solo alle prime classificate di ogni girone ed ecco il motivo per cui Italia-Serbia e Belgio-Ucraina non potevano che essere partite il cui destino era legato a un doppio filo che correva sull’asse Padova-Abano Terme.
Guidi conferma il 4-3-3 capace di battere in rimonta l’Ucraina con la sola variante di Corrado sull’out difensivo sinistro al posto dell’acciaccato Greco. Speculare l’impronta tattica dei serbi, come predisposti dal tecnico Sakic. In un primo tempo piuttosto avaro di emozioni si segnala il predominio territoriale degli Azzurrini, pericolosi con Portanova al 2’ e Riccardi al 25’ che per poco non approfitta di uno svarione di Jelicic; tra le fila balcaniche spicca il talento di Vlahovic, nettamente il più pericoloso dei suoi. Al 41’ arriva l’occasione più nitida per l’Italia, nuovamente sui piedi di Riccardi che non riesce a trasformare in rete il tiro-cross di Salcedo anche se il gioco era stato in realtà fermato un istante prima dall’arbitro Ardeleanu per un fallo di Portanova ai danni di Kamenovic.
La ripresa vede la squadra di Guidi approcciare il match con un piglio più deciso che partorisce subito la prima vera occasione con Bellanova, arginato in extremis da Gordic al 48’. Ancora Bellanova va vicinissimo al vantaggio, stavolta con un colpo di testa che, al 59’, sfiora il palo della porta serba. Gli Azzurrini salgono inesorabilmente di colpi ed il gol sembra sempre più nell’aria col doppio palo colpito nella stessa azione di gioco da Salcedo e Piccoli al 69’. È proprio quest’ultimo, dieci minuti più tardi, a spezzare il sortilegio con un destro rasoterra che non lascia scampo a Gordic e che fa esplodere la panchina azzurra.
Nemmeno il tempo di ripartite che, all’84’, lo stesso Piccoli sigla la rete della sicurezza ribadendo in gol una corta respinta del portiere serbo e facendo così trascorrere gli ultimi minuti in maniera più rilassata allo staff azzurro, vista anche la contemporanea sconfitta belga contro l’Ucraina.
Al termine la festa azzurra e i complimenti del tecnico Guidi a tutta la squadra: “Una partita non facile – ha sottolineato – che i ragazzi hanno saputo affrontare con pazienza, aspettando il momento giusto. La loro condotta è stata esemplare per tutto il torneo, ma oggi si sono superati. Il risultato poteva essere più largo, però va bene così. Siamo qualificati e sono molto orgoglioso di questa squadra”.
ITALIA-SERBIA 2-0
Marcatori: Piccoli 80’, 84’
ITALIA (4-3-3): Carnesecchi, Bellanova, Bettella (C), Gozzi Iweru,; Fagioli (dal 86’ Gavioli), Esposito (dal 86’ Ricci), Portanova; Raspadori (dal 61’ Piccoli), Salcedo (dal 91’ Bellodi), Riccardi (dal 61’ Merola). All. Guidi. A disp. Russo, Corrado, Corbo, Greco, Petrelli.
SERBIA (4-3-3): Gordic, Jankovic, , Kamenovic, Jelicic, Sehovic, Terzic, Belic, Neskovic (dal 87’ Lukic), Vidosavljevic, Vlahovic (dal 92’ Jakovljevic), Gavric (dal 72’ Bosic). All. Sakic. A disp. Milojevic, , Stuparevic, , Damjanovic,
Arbitro: Petr Ardeleanu (CZE); assistenti: Tomáš Mokrusch (CZE) e Darragh Keegan (IRL). Quarto ufficiale: Rob Harvey (IRL)
Ammoniti: Salcedo,Belic ,Jelicic, Terzic, Vidosavljevic
Spettatori: 500
Calendario, risultati e classifica del Gruppo 7
Prima giornata (20 marzo)
Ucraina-Serbia 2-2
ITALIA-Belgio 2-2
Seconda giornata (23 marzo)
Serbia-Belgio 0-2
ITALIA-Ucraina 3-1
Terza giornata (26 marzo)
Ore 15: Belgio-Ucraina 2-5
Ore 15: ITALIA-Serbia 2-0
Classifica: ITALIA 7 punti, Ucraina e Belgio 4, Serbia 1
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