Mimmo Di Carlo alla vigilia della trasferta del L.R. Vicenza Virtus domenica ad Imola, ultima partita del girone di andata: “E’ il nostro obiettivo chiudere al meglio il girone di andata, con una prestazione forte, contro una buona squadra che nelle ultime 8-9 partite con Atzori in panchina sta giocando al meglio”.
IL PRIMATO IN CLASSIFICA: “Siamo cresciuti molto dall’inizio ad oggi e quello che abbiamo raccolto fin qui è stato meritato. I gicatori si sono messi a disposizione, hanno capito cosa vuol dire primeggiare e quanto più forte è il valore di squadra rispetto al singolo. E, con una crescita collettiva, l’atteggiamento, il gioco e il coinvolgimento emotivo sono in linea con la classifica”.
IMOLESE: “Da quando è arrivarto Atzori l’Imolese ha battuto il Carpi, pareggiato per 2-2 con il Sudtirol e per 1-1 con la Triestina. Gli avversari vanno rispettati partendo dal presupposto che non esistono partite semplici. Poi in questo campionato le insidie sono all’ordine del giorno e affrontare il Vicenza rappresenta una motivazione in più perchè è la prima in classifica, quindi domenica dovremo disputare una partita da squadra vera perché solo così potremo portare a casa punti”.
LA PARTITA: “L’Imolese pressa, gioca tra le linee, perciò noi dovremo essere bravi ad essere equilibrati, bravi nella fase tattica, però anche con quel pizzico di follia che ti fa vincere le partite. E di follia noi ne abbiamo abbastanza”.
TIFOSI AL SEGUITO: “Per noi i tifosi contano tanto, sono un’arma in più. Quando parlo di coinvolgimento emotivo parlo sì dei giocatori, ma anche dei sostenitori con cui si sta creando quell’alchimia che cerchiamo fin dal primo giorno”.
PRESTAZIONE: “Mi piace sottolineare che quello che conta per me è la mentalità perchè se la squadra gioca e dà tutto in campo posso accettare qualsiasi risultato. Oggi i ragazzi hanno questa mentalità forte, spingono in allenamento e li vedo carichi e con la concentrazione”.
ATTACCO: “Di sicuro ci sarà Marotta vedremo in coppia con chi: Arma e Guerra stanno giocando entrambi bene e tutti si devono considerare titolari e importanti alla causa”.
CENTRALI DIFENSIVI: “Cappelletti e Padella mi ricordano Lopez e Praticò: i miei quattro difensori centrali sono incredibili, con Pasini e Bizzotto che non sono da meno di chi sta giocando”.