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18 Luglio 2024
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Gallio aspetta l’estate per rilanciare le attività anche con e-bike e Mtb

Proseguiamo con la nostra inchiesta nei territori del Vicentino per capire cosa c’è in ballo a livello di lavori pubblici dedicati allo sport (infrastrutture e impianti) e per capire a che punto siamo visto il periodo di quarantena per l’epidemia di Coronavirus. Abbiamo sentito questa settimana il sindaco di Gallio Emanuele Munari, che è anche presidente dell’Unione Montana dell’Altopiano di Asiago, “Spettabile Reggenza dei  7 Comuni”.
– Sindaco intanto a che punto siamo? Lo sport è fermo anche sull’Altopiano di Asiago?
“Purtroppo è tutto fermo, dagli sport di squadra (hockey, calcio, volley) a quelli individuali, ad esclusione di coloro che si allenano per il fondo, il nordic walking, il running e la corsa a livello individuale e nelle vicinanze della propria abitazione”.
– Quali sono gli sport giovanili più praticati sull’Altopiano?
“Per i ragazzi sicuramente il calcio con circa 400 tesserati tra la realtà più numerosa dell’Unione Calcio Sette Comuni (circa 350 tesserati) e l’As Tresche Conca con altri 50-70 tesserati). Per le ragazze ovviamente la pallavolo. Poi gli altri sport di squadra  praticati sono l’hockey su ghiaccio e l’hockey in line. E naturalmente lo sci (discesa e fondo) riveste ancora una quota importante di tesserati nell’area dell’Altopiano. Ma per le discipline invernali la stagione con l’arrivo dell’epidemia da Covid-19 era quasi finita. Invece le attività più penalizzate sono state tutte quelle praticate in palestra e nei palazzetti e, per il numero di praticanti, il calcio. Un capitolo a parte per la bicicletta e mtb che, proprio quando stava per aprirsi la stagione, ha dovuto dire stop!”.
– Cosa sta succedendo a livello di impianti: manutenzioni ed investimenti programmati?
“Pero ora siamo fermi con le manutenzioni: probabilmente si ripartirà tra una settimana per i lavori più urgenti. Sottolineo che di solito nel mese di maggio in Altopiano lavoriamo in particolare per la manutenzione dei manti erbosi dei campi da calcio, in particolare quelli che vengono utilizzati da fine giugno sia per i ritiri delle squadre, sia per i corsi per i ragazzi com ad esempio a Gallio con il Milan Camp”.
– Ci vuole dire quali sono i lavori in corso o prossimi al cantiere?
“Il lavoro sulle infrastrutture più importante riguarda il comprensorio delle Melette, gli impianti di risalita e il ponte sulla strada che da Gallio va a Campomulo e che collega gli impianti della “Ski Area leMelette”. Un lavoro realizzato in questi ultimi anni grazie a 8 milioni di euro dai Fondi di Confine e poco meno di 2 milioni equamente ripartiti tra i comuni di Gallio e Asiago. L’inaugurazione l’abbiamo realizzata poco prima di Natale 2019, ma alcuni lavori sulle piste devono ancora essere completati.
Comunque la seggiovia a sei posti è stata dotata di ganci porta bici per utilizzare al meglio nella stagione calda quello che definiamo il  bike-park del comprensorio che comprende le Melette, il monte Longara (terrazza verso Asiago), il Monte Sisemol (vicino a Valbella e che si trova in mezzo alla conca dell’Altopiano).
– Diciamo che molte infrastrutture sono a forte vocazione turistica: che progetti avete?
“Stiamo lavorando molto sul turismo legato ai concetti di sport e natura: come Unione Montana e comune di Gallio e, grazie anche al consorzio leMelette, stiamo mettendo in atto progetti per implementare il turismo della mountain-bike e della e-bike e naturalmente delle escursioni anche con il nordic walking.
Abbiamo attivato proprio in questi giorni tramite l’Unione montana un contributo regionale di qualche decina di migliaia di euro per acquisire le bici e le e-bike che saranno fornite ai turisti in affitto (bike sharing). Stiamo lavorando per mettere in rete diversi progetti di sviluppo pubblico-privati (reti di impresa nel turismo) in modo da rendere più appetibile la proposta turistica di tutta l’area da Treschè Conca a Gallio.
Come Unione abbiamo anche ottenuto contributi per mappare e promuovere la Via delle Malghe collegata anche in questo caso alle reti di impresa dell’Altopiano.
Insomma, l’intento e di valorizzare ulteriormente, nel rispetto del territorio tutta la parte Nord dell’Altopiano ricca di percorsi naturalistici meravigliosi”.
– Avete tanto lavoro: ma riuscirete ad affrontare al meglio la stagione estiva entrante nonostante il Covid-19?
“Questa stagione turistica estiva è sicuramente compromessa, almeno in parte.  Ricordiamoci comunque che garantire la salute di tutti i nostri concittadini e dei turisti è la cosa più importante e bisogna essere prudenti.
Ho l’impressione che gli alberghi lavoreranno la metà degli ultimi anni, ma prevedo il pienone delle seconde case, perché non sarà possibile fare le vacanze all’estero.
Luglio e agosto non saranno mesi estivi da record, ma i risultati saranno comunque buoni. Voglio vedere positivo!”
– Cosa ci insegna questa crisi da Coronavirus?
“L’emergenza per questa epidemia ci ha insegnato che non siamo invincibili e che basta poco per arrivare a situazioni drammatiche. Nei paesi più piccoli come i nostri abbiamo riscoperto la solidarietà tra famiglie e vicini: c’è più collaborazione, sostegno e supporto tra cittadini. E spero che tutto questo resti anche dopo la crisi”.
– Olimpiadi invernali 2026: l’Altopiano inizialmente era stato incluso, poi escluso. Alla fine?
“Il Presidente Luca Zaia ci ha promesso che il nostro territorio sarà coinvolto negli eventi collaterali: convegni e meeting promozionali”.
– E chiudiamo con i trampolini dell’impianto del Pakstll: cosa succederà?
“Siamo in difficoltà su questo versante. Qui oramai non ci sono più atleti che praticano il salto con gli sci, anche se solo 30-40 anni fa Gallio, assieme a Predazzo, erano le due capitali italiane del salto olimpionico con gli sci. Negli ultimi decenni la disciplina ha perso progressivamente praticanti fino a morire e finire in disuso nel 2002. Pensate che negli anni ’80 l’impianto era costato 3 miliardi di vecchie lire.
Oggi facciamo fatica a tenere in piedi quel che resta e la struttura non è più omologata per le gare olimpioniche e di coppa del mondo.
Posso dire che abbiamo impegnato 40mila euro per la manutenzione della struttura più imponente che viene utilizzata ogni anno per una attività sportiva da off-limits che è la gara di corsa sprint in salita (Pakstall K95 glory line, ndr)”.

 

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