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22 Novembre 2024
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Infanti (Macron) crede nei valori sociali ed etici della Rangers Vicenza

Da sinistra Gianni Infanti e Giuseppe Nicolin

 

Iniziamo il nostro viaggio tra gli sponsor del Rangers Rugby Vicenza. Questa settimana siamo andati a trovare Gianni Infanti, responsabile, col socio Giuseppe Nicolin, del Macron Store di Vicenza (viale Camisano, alla Stanga).
Gianni ha 49 anni, da una vita è nel mondo dell’abbigliamento sportivo e delle forniture sportive: spiega che l’unicità di Macron è quella di gestire i suoi punti vendita nel territorio direttamente dalla casa madre bolognese: un vantaggio soprattutto per le società sportive che non trattano con un rivenditore qualsiasi, bensì direttamente col marchio.
Tante le discipline che vengono seguite dalla Macron nel vicentino e diverse le società sportive dal professionismo al dilettantismo fino all’amatoriale.
– Innanzi tutto come ha conosciuto la Rangers Rugby Vicenza?
“In città è una realtà numericamente importante assieme al calcio e all’atletica: si tratta di una delle tre società maggiormente rappresentative per tesserati e tifosi.
E’ evidente che Macron, che investe da sempre molto nel rugby, abbia deciso di seguire come sponsor la Rangers Rugby Vicenza, una realtà tra le più importanti nel Vicentino a livello di numeri e per qualità organizzativa”.
– Stiamo parlando di 600 tesserati tra prima squadra e giovanili e tanti tifosi amici e familiari che vi ruotano attorno.  Ma quali sono le motivazioni, i punti in comune di uno sponsor tecnico come Macron e una grande realtà come la Rangers?
“La società ci ha chiesto ad esempio una determinata continuità nella fornitura di maglie, certezza nelle consegne e, soprattutto, qualità dei materiali per rispetto dei giocatori e degli investitori.
Poi naturalmente c’è una comunione di intenti etici, morali ed educativi: il rugby è uno sport “povero” ma pulito dove, oltre al gesto tecnico si coltivano l’amicizia e il rispetto per l’avversario. E poi c’è il terzo tempo in cui si superano tutti i contrasti vissuti in campo.
La filosofia del rugby rispecchia l’impegno etico aziendale di Macron.
– Non investite solo nel rugby, ma anche in altre discipline?
“Certo, ci siamo un po’ in tutte le discipline di squadra (calcio, volley, pallamano, rugby, baseball, softball) e poi in quelle individuali come atletica, tennis, running. Ma importante è anche l’abbigliamento sportivo e l’abbigliamento per le aziende, le divise da lavoro.
Mi piacerebbe infine tornare ad essere sponsor del LR Vicenza.
Il vantaggio, come dicevo, è che ogni realtà sportiva seguita da noi è trattata come se fosse un top club perché è la casa madre che si interessa direttamente ad ogni singola realtà tramite noi operatori territoriali. Un esempio? Seguiamo la Ranger Rugby Vicenza come di fatto seguiamo la Lazio a livello amministrativo, qualitativo, eccetera”.
– Che consigli diamo alla Rangers Rugby Vicenza?
“Sono molto bravi, se hanno oltre 600 tesserati vuol dire che le cose funzionano. Ora bisogna incrementare il merchandising, che permette di aumentare il fatturato. Quest’anno l’obiettivo sarà questo: c’è anche una casetta, un club shop per i tifosi: non solo i kit di gioco, ma anche le maglie per l’utilizzo tutti i giorni fuori dal campo”.
– Cosa diciamo agli imprenditori: perché investire in questa realtà del rugby?
“Prima di tutti qui ci sono numeri importanti: 600 tesserati, che vuol dire 600 famiglie e gli amici. Poi ci sono sostenitori e sponsor primari come il Gruppo Battistolli che ha un’attività nazionale. Si raggiungono migliaia di persone e c’è la possibilità di avere una visibilità non solo provinciale e regionale, ma anche nazionale”.
– C’è da dire che a livello aziendale vale sempre di più anche l’impegno etico: molte sono le realtà del business che stilano anche un bilancio sociale…
“Certamente, qui c’è un impegno importante ed educativo per i ragazzi, di socialità per le famiglie, di lotta al degrado e all’educazione civica. Si può fare del bene e ci si guadagna in immagine”.
E anche con Gianni Infanti e il suo socio Giuseppe Nicolin ci vedremo per il tradizionale “terzo tempo” organizzato in club house in occasione della prima partita del prossimo campionato, tutti con una bella birra in mano!

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