Anche quest’anno, nonostante l’emergenza “Covid-19”, il convegno internazionale di metodologia dell’allenamento, “ATLETICAmente”, giunto alla sua sedicesima edizione, si svolgerà “regolarmente” nelle date di sabato 7 e domenica 8 novembre prossimi.
Questo grazie all’impegno del Comitato Organizzatore (Fidal – Coni – Scuola dello Sport – Sport e Salute) e dell’ideatore del convegno Dino Ponchio, che ogni anno riesce a preparare un programma che attira, per contenuti e qualità organizzativa, centinaia di partecipanti.
Da qualche anno aiutato in questo da Antonio La Torre.
A questo momento risultano iscritte e accreditate ben 870 persone.
Le iscrizioni sono possibili entro giovedì 5 novembre e possono essere effettuate on-line sul sito www.veneto.coni.it/veneto/scuola-regionale.html. I lavori si svolgeranno “online”.
Si comincerà con i saluti istituzionali del Presidente Fidal Alfio Giomi, del Direttore della Scuola dello Sport Rossana Ciuffetti e del Presidente Coni Veneto Gianfranco Bardelle. Seguiranno le relazione di Marco Cardinale, grande studioso della metodologia dell’allenamento attualmente impegnato con il Comitato Olimpico del Qatar, già allievo di Carmelo Bosco, dal titolo: “Lo sviluppo del giovane Atleta”, sull’evoluzione quantitativa e qualitativa dell’allenamento con i giovani.
Seguirà Gennaro Boccia, del dipartimento di neuroscienze del’Università di Torino, con: “Quanto faticoso essere forti e veloci”, sull’affaticamento muscolare; toccherà poi Maria Francesca Piacentini, dell’Università “Foro Italico” di Roma, che parlerà del “Carico interno” negli sport di forza e resistenza; chiuderà la prima giornata una relazione “esperienziale” presentata da Sebastian Bacchieri: “Due anni veloci”, sul lavoro svolto con Eseosa Fostine Desalu.
La seconda giornata sarà tutta incentrata sulle due relazioni di Jean Benoit Morin, del Laboratoire Interuniversitaire de Biologie de la Motricité, Université Saint-Etienne, grande studioso della velocità e del monitoraggio dell’allenamento, che parlerà prima della forza orizzontale nello sprint e i suoi “determinanti” e poi passerà ad una parte pratica del titolo: “Il 1080 Sprint: questo sconosciuto”, che illustrerà il funzionamento di uno strumento sofisticato di diagnostica delle prestazioni nello sprint.