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1 Luglio 2024
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Matteo Oboe il vicentino che segna nel derby Primavera, ma con la maglia del Chievo

Il colpo di testa di Matteo Oboe che é valso il 4-0 della Primavera del Chievo nel derby con il LR Vicenza

 

C’è la firma di un vicentino nel poker che la Primavera del Chievo ha inflitto al LR Vicenza, che nel derby di sabato scorso ha subito anche la sua prima sconfitta stagionale.

A realizzare il 4-0 é stato Matteo Oboe, classe 2003, leoniceno doc, che però da quando ha quindici anni veste la maglia della società del presidente Campedelli.

E’ entrato in campo al 75’ della ripresa e al 84’ ha chiuso il match con un bel colpo di testa su azione di calcio d’angolo.

“E’ stata sicuramente una grande soddisfazione – esordisce il giovane attaccante, cresciuto nel Lonigo e con un’esperienza di due stagioni con i giovanissimi del Vicenza – anche perchè arriva in un momento particolare per me, in cui mi trovo un po’ chiuso in quanto da ottobre, dopo che é finito il mercato, sono scesi a giocare nella Primavera anche alcuni 2001 della prima squadra punta, a cominciare da Rovaglia e così siamo in quattro a contenderci due posti. Fino a settembre, invece, avevo trovato spazio con più continuità”.

Sabato, però, é arrivata la sua occasione: “Ho avuto l’opportunità di entrare e ho cercato di sfruttarla al meglio, segnando anche il primo gol in campionato. E, poi da ex biancorosso e da vicentino, ci tenevo particolarmente a questo derby: mi sono trovato ad affrontare alcuni dei miei ex compagni, Grancara, Firulesko, Rocco, Spiller, Manfredonia”.

Matteo si allena a Verona tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, e frequenta il liceo scientifico sportivo di Cologna Veneta. “Visti gli impegni calcistici avevo pensato di iscrivermi a settembre ad una scuola privata, tuttavia con la didattica a distanza e le lezioni on line posso continuare con il liceo pubblico”.

In prima squadra non é ancora stato mai convocato, ma questo é il suo obiettivo.

Del resto lui ha le idee chiare: “Credi in qualcosa. Anche se questo significa sacrificare tutto” si legge nel suo profilo di Whattsapp.

“Penso che questa frase mi rappresenti – spiega – Per andare avanti nel mondo del calcio occorre un mix di talento, voglia e sacrificio”

Intanto c’è la Primavera a cui pensare: “Siamo una bella squadra, che punta a vincere il campionato. In questo periodo così complicato anche per lo sport é già tanto che il campionato possa proseguire regolarmente. Quando sei in campo, come sabato, sembra che nulla sia cambiato e invece fuori ti accorgi che nulla é più come prima”.

Il cuore è diviso tra il Chievo e la Juventus mentre Cristiano Ronaldo è il giocatore preferito.

“E’ inutile nascondere che punto ad una carriera da giocatore professionista – confessa – Il mio sogno sarebbe giocare un giorno nel Real Madrid o, magari, anche nel…Vicenza“.

Calcisticamente si descrive così: “Ho sempre fatto l’attaccante e sono un giocatore tecnico e veloce:

il mio piede preferito è il destro e me la cavo bene nel colpo di testa, con cui ho segnato parecchi gol. Mi piace poi scattare o andare via in contropiede”.

E la rete di sabato contro il Vicenza ha una dedica speciale: “E’ per la mia famiglia, ma in particolar modo per mio fratello Francesco, che ha avuto un brutto incidente stradale mentre tornava ad Ancona, dove gioca a basket in serie B. Per fortuna non si é fatto nulla, però é stato davvero un terribile spavento per tutti. Con lui ho da sempre un rapporto privilegiato. Ci vediamo poco, però se devo chiedere un consiglio mi rivolgo a lui”.

Pur dovendo fare i conti con una concorrenza agguerrita in squadra Matteo non demorde, anzi: Paolo Mandelli, il mio allenatore, mi ha detto di non abbattermi se trovo poco spazio. L’obiettivo è vincere il campionato e le prestazioni individuali sono finalizzate a quelle di squadra. Di certo cercherò di giocarmi al meglio le mie possibilità”.

Come detto la concentrazione e la voglia di puntare in alto non mancano: “Un ruolo importantissimo lo gioca la testa: e poi essere umili, pensare di non essere mai arrivati e di lavorare ogni giorno con passione e sacrificio. Ecco, da quando sono al Chievo credo sia cambiata la mia mentalità che è diventata più da giocatore professionista”.

Fin da piccolo, però, le sue qualità in campo erano evidenti: “Ai miei genitori hanno detto subito che ero bravo e devo dire che nelle giovanili ho segnato tantissimi gol”.

Gli obiettivi per il futuro?

“Migliorare ogni giorno di più – conclude – perchè c’è da lavorare complessivamente ancora molto. E poi vedremo dove potrò arrivare”.

 

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