L.R. Vicenza (4-2-3-1): Perina; Bruscagin, Padella (dal 56’ Pasini), Cappelletti, Barlocco; Pontisso (dal 56’ Vandeputte), Cinelli; Nalini (dal 56’ Jallow), Da Riva, Giacomelli; Meggiorini (dal 56’ Longo). A disposizione: Grandi, Valentini, Zonta, Gori, Ierardi, Beruatto, Rigoni, Agazzi. Allenatore: Di Carlo
Brescia (4-3-1-2): Joronen; Mateju (dal 62’ Karacic), Cistana, Mangraviti, Martella; Bisoli, Van De Looi, Jagiello; Bjarnason (dal 62’ Ndoj); Donnarumma, Ayè. A disposizione: Andrenacci, Semprini, Labojko, Ragusa, Pajac, Papetti. Allenatore: Clotet
Arbitro: Paterna della sezione di Teramo
Marcatori: 38’ Bjarnason (B), 40’ Donnarumma (B) su rig., 50’ Donnarumma (B)
Ammoniti: Mateju (B), Van De Looi (B)
Note: giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni
Inedito martedì pomeriggio al Menti per la terz’ultima giornata di campionato che mette di fronte LR Vicenza.
Il prologo é un omaggio ad Ernesto Galli, indimenticato portiere di entrambe le squadre, scomparso lo scorso novembre, ricordato con la consegna di una targa alla moglie, la signora Gabriella e la scopertura di un murales, opera di Osvaldo Casanova, all’entrata dell’antistadio.
Venendo al campo, Di Carlo “rivoluziona” la formazione di Chiavari, schierando in porta Perina, mettendo in difesa Padella centrale a far coppia con Cappelletti e a sinistra Barlocco, con Bruscagin confermato a destra; a centrocampo spazio per Cinelli e Da Riva insieme con Pontisso; in avanti il tridente composto da Meggiorini, Nalini e Giacomelli.
Pronti, via e al 3’ punizione di Giacomelli con Joronen a salvare in corner. All’11’ azione insistita ancora del capitano biancorosso con pallone per Meggiorini che calcia però a lato. Sempre Jack al 18’ il cui cross é solo sfiorato di testa da Nalini ben appostato in area.
Il Brescia non sta a guardare e risponde pochi minuti più tardi con una girata di Bjarnason con pallone alto.
Al 32’ l’azione più bella: Meggiorini, caduto in area, si rialza, controlla il pallone e calcia in porta con il portiere bravo a respingere la conclusione potente.
In tre minuti il patatrac Vicenza. Prima Bjarnason approfitta di una difesa distratta e porta in vantaggio i suoi. Al 39’ Cappelletti atterra Aye in area: dal dischetto Donnarumma non sbaglia il raddoppio anche se Perina aveva intuito la direzione.
Il primo tempo si chiude così sullo 0-2.
Inizia la ripresa e subito Brescia in avanti con una bella conclusione a giro di Aye che sfiora la traversa. Quindi, ancora dalla sinistra, Bjarnason, il migliore dei suoi, mette un pallone in mezzo per Donnarumma deve spingere solo in rete per il terzo gol del Brescia.
Prova a cambiare Di Carlo effettuando quattro sostituzioni anche per l’infortunio di Padella costretto ad uscire dal campo in barella. Dentro dunque Vandeputte, Jallow, Longo e Pasini per Nalini, Meggiorini, Pontisso e appunto Padella.
Al 69’ bel cross di Giacomelli in area ma a Cinelli non riesce la deviazione vincente. All’80’ ultima sostituzione con Giacomelli, il migliore in campo per i biancorossi, che lascia il campo a Loris Zonta.
Da qui alla fine niente altro da segnalare se non i cinque minuti di recupero. Finisce 0-3, lo stesso risultato dell’andata ma con un copione… inverso. Vicenza in partita per 35’ del primo tempo, poi dopo il doppio ko Brescia in cattedra finì alla fine trascinato da alcuni giocatori di qualità, in primis Bjarnason e Donnarumma, non a caso gli autori dei tre gol e il primo anche in versione assist-man.
In casa biancorossa prestazione complessivamente sotto tono, con i soli Giacomelli e Meggiorini ad uscire dall’anonimato.
Rinviato dunque l’appuntamento con la salvezza matematica e qualche spunto su cui riflettere in vista di questo finale di stagione, finora con più ombre che luci.