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18 Luglio 2024
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Il LR Vicenza ritrova gli applausi, ma non i punti: il Pisa “corsaro” al Menti nel finale

LR Vicenza (4-3-1-2): Grandi; Di Pardo, Pasini, Cappelletti, Bruscagin (76’ Calderoni); Pontisso (dal 57’ Zonta), Rigoni, Ranocchia; Proia (dal 76’ Crecco); Dalmonte (dal 71’ Giacomelli), Meggiorini (dal 71’ Lanzafame). A disposizione: Pizzignacco, Confente, Ierardi, Padella, Brosco, Mancini, Longo. Allenatore: Di Carlo

Pisa (4-3-1-2): Nicolas; Hermannsson (dal 58’ Birindelli), Caracciolo, Leverbe, Beruatto; Touré, Marin, De Vitis; Gucher (dal 83’ Mastinu); Lucca (dal 83’ Masucci), Marsura (dal 58’ Sibilli). A disposizione: Livieri, Dekic, Cohen, Quaini, Di Quinzio, Cisco, Piccinini. Allenatore: Luca D’Angelo

Arbitro: Massa della sezione di Imperia; assistenti: Vecchi e Lombardo; quarto uomo: Caldera; Var – Avar: Serra e Raspollini

Marcatori: 29’ Proia (LRV), 42’ Tourè (P), 81’ Birindelli (P), 92′ Mastinu

Ammoniti: Bruscagin (LRV), Ranocchia (LRV), Nicolas (P)

Note: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni

 

Dopo una settimana a dir poco “complicata” il LR Vicenza scende in campo al Menti per provare a sbloccarsi e a cancellare quello zero che ancora contraddistingue la sua classifica.

In panchina c’è Mimmo Di Carlo, a cui in settimana é stata confermata la fiducia dopo un esonero quasi annunciato ma di fatto non concretizzatosi. Il tecnico ritorna al passato schierando Grandi in porta e affidandosi per gran parte alla “vecchia guardia” con Pasin, Cappelletti e Bruscagin in difesa, Rigoni e Pontisso a centrocampo e Meggiorini e Dalmonte in attacco. Dei nuovi trovano spazio Di Pardo dietro, Ranocchia in mezzo e Proia come trequartista.
Di fronte c’è un Pisa secondo in classifica e che non nasconde ambizioni importanti, accompagnato da un seguito di tifosi come non si vedeva da tempo.
Ma veniamo alla cronaca.
Al 7’ é Dalmonte a provarci dal vertice dell’area con pallone ribattuto in calcio d’angolo. Sul fronte opposto la replica é affidata a Gucher: para a terra Grandi.

E alla mezz’ora arriva finalmente il primo gol stagionale dei biancorossi: corner, scambio e pallone che arriva sui piedi di Bruscagin il quale crossa al centro per la testa di Proia che insacca nell’angolino. 1-0 e festa sotto la curva sud. Pochi minuti ed é Dalmonte ad andare vicinissimo al raddoppio con Nicolas che si salva.

Al 43’ arriva però il pareggio ospite con un altro colpo di testa, con Touré che salta più in alto di tutti in area anticipando Cappelletti per l’1-1 con cui si chiude il primo tempo.

Inizia la ripresa e al 57’ c’è il primo cambio: fuori Pontisso per Loris Zonta. Il Vicenza é tornato in campo con un buon piglio con Ranocchia che spesso e volentieri riesce a rendersi pericoloso con le sue incursioni dimostrando gamba e personalità.

Ed é proprio il centrocampista ex Juve a trovare il raddoppio con un gran tiro a giro che lascia immobile il portiere pisano. Grande festa, ma arriva la segnalazione della Var ad indicare il fuorigioco di Meggiorini sull’avvio dell’azione. Nastro da riavvolgere e ancora parità. Al 68’ é Nicolas a salvare di piede sulla deviazione a centro area di Dalmonte. Al 71’ Di Carlo ridisegna l’attacco con Lanzafame e Giacomelli che prendono il posto di Meggiorini e dello stesso Dalmonte.

Resta a terra in uno scontro di gioco Bruscagin, costretto a lasciare il campo in barella, non trattenendo le lacrime per il dolore: al suo posto ecco Calderoni. Fuori anche l’autore del gol Proia sostituito da Crecco.

All’81’ arriva invece il vantaggio del Pisa: é Birindelli a ribattere in rete dal limite dell’area una respinta di Grandi sul tiro-cross dell’ex Beruatto.

Al secondo dei cinque minuti di recupero c’è anche il 3-1 di Mastinu con un colpo di tacco al volo che batte Grandi sotto porta. Festeggiano i tifosi ospiti ed é grande la delusione in casa biancorossa.
Sconfitta immeritata lo diciamo subito, giunta al termine della miglior prestazione finora in campionato.

Il gol di Proia ha riacceso la squadra, che ha spinto, giocato, mostrando tutto quello che era mancato finora. A penalizzarla un fuorigioco millimetrico che ha negato il raddoppio di Ranocchia e poi un finale amaro.
La squadra esce dal campo tra gli applausi, che non portano punti, però la fiducia di essere sulla strada giusta per risalire la china a cominciare dalla trasferta di martedì sera a Ferrara contro la Spal.

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