CICLISMO – La “settimana santa” del ciclismo veneto, quella di Ride the Dreamland 2023, è già cominciata, con il velo alzato ufficialmente a Palazzo Ferro-Fini a Venezia, sede del Consiglio Regionale del Veneto, con il battesimo istituzionale. Nel frattempo, però, coloro i quali sono chiamati a sfidarsi tra Giro del Veneto (11 ottobre) e Veneto Classic (15 ottobre), vale a dire i corridori, saranno già sulle strade venete per studiarne caratteristiche e insidie.
Sono 20 le squadre che prenderanno parte ai due appuntamenti, con un parterre di corridori che promette sicuramente grande spettacolo. Ci saranno 7 formazioni WorldTour, vale a dire la UAE Team Emirates, dominatrice l’anno scorso con il successo di Matteo Trentin al Giro del Veneto e di Marc Hirschi alla Veneto Classic, che saranno presenti anche quest’anno, e poi la Lidl-Trek, la Jayco AlUla, che porterà Michael Matthews, Alessandro De Marchi e Filippo Zana tra gli altri, la AG2R Citroën di Benoît Cosnefroy, l’Astana Qazaqstan del campione italiano Simone Velasco, la Alpecin-Deceuninck e l’Arkéa-Samsic.
A queste si uniscono 8 Professional di grande qualità, come Lotto Dstny e Israel Premier-Tech, che potranno contare su Andreas Kron, la prima, e su Giacomo Nizzolo, Jakob Fuglsang e Domenico Pozzovivo, la seconda. Ci sono poi Tudor, Uno-X col vincitore del Tour de l’Avenir 2021 Tobias Halland Johannessen, e la Q36.5. Non manca la rappresentanza italiana, con Green Project-Bardiani CSF-Faizanè e Eolo-Kometa pronte a vender cara la pelle.
A queste, infine, si aggiungono 6 formazioni Continental, vale a dire la Biesse-Carrera, la General Store-Essegibi, la Mg.K Vis Colors for Peace, la Work Service-Vitalcare, la polacca Maloja Pushbikers e la colombiana GW Shimano-Sidermec.
Il bello di Giro del Veneto e Veneto Classic è che i percorsi si adattano a qualsiasi tipo di corridore, dallo scalatore al passista veloce, e il finale è del tutto imprevedibile. Mercoledì il giudice sarà il Monte Berico (1 km al 7,1%), che andrà superato per 4 volte, più l’arrivo, che invece verrà posto esattamente a metà del colle vicentino, così da rendere il finale ancora più incerto. Domenica, invece, le 4 scalate de La Rosina (2,6 km al 6,5%) e La Tisa (330 metri al 15,2%), più il micidiale muro di Diesel Farm (1,3 km al 10.9%), scremeranno con decisione il gruppo prima del gran finale a Bassano del Grappa.