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24 Novembre 2024
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Il 41° Industrial Cars Rally Città di Bassano incorona il suo incontrastato… Signor

RALLY – Due giorni sempre al comando e vittoria senza indugi per Marco Signor e Daniele Michi al 41° Industrial Cars Rally Città di Bassano. Il pilota trevigiano, che in stagione ha conquistato il titolo Promozione nell’ambito del Campionato Italiano Assoluto Rally, alla sua quarta corsa in riva al Brenta si è preso anche il sigillo del “Mundialito del Nordest” guidando per la prima volta una Toyota Yaris RS della Step Five per i colori Sama Racing con il tempo totale di 57’15’’9.

Distacco di 18’’1 e piazza d’onore al biellese Corrado Pinzano navigato da Mauro Turati su Volkswagen Polo della PA Racing, terzo a 20’’5 il molisano Giuseppe Testa con Gino Abatecola alle note su Skoda Fabia Delta Rally. In tarda serata, anzi ben oltre la mezzanotte, una doccia gelata: il leader provvisorio del Trofeo Italiano Rally è stato escluso dalla classifica in seguito alle verifiche tecniche di fine gara che hanno riscontrato un’irregolarità nel peso della sua vettura. Così l’esito del Bassano, che abato sera pareva non incidere sulla disfida tricolore prima dell’ultimo atto a Como (12/13 ottobre), è un macigno sulle ambizioni di Testa, una bandiera a scacchi anticipata per Pinzano.

Il veronese Federico Bottoni, giù dal podio in piazza Libertà e comunque soddisfatto di un’ottima prestazione, cambierà la medaglia di legno con la coppa per il terzo arrivato. Altra storia quella del trentino Alessandro Zanolli – venerdì  sera secondo alle spalle di Signor per soli 0’’2 nella spettacolare “Rubbio Mini” – che ha pizzicato una ruota al primo tornante di “Valstagna 3” precipitando fuori dalla top ten.

Così nell’ordine, a oltre 1’ dalla vetta, sono giunti Giacomo Pasa e Simone Miele, seguiti da una cinquina di orgogliosi eroi di casa, con Alessandro Battaglin (Hyundai i20) primo dei vicentini davanti a Giovanni Costenaro, Paolo Oriella, Paolo Menegatti e Michele Sambugaro, tutti su Skoda.

Niente traguardo per le Fabia di Manuel Sossella e Mauro Spagolla. Stavano recitando da protagonisti, ma per entrambi è risultata decisiva in negativo la “Cavalletto 2”. Sossella si è appoggiato su un rail e ha creduto di aver danneggiato la posteriore destra, accumulando un ritardo che gli ha fatto decidere l’abbandono. Idem per Spagolla causa foratura: affrontando in piena una destra veloce è andato a incocciare una pietra. VITTORIE DI CLASSE. Successo al solito convincente in Rally 4 per il modenese Filippo Grani su Peugeot 208 come i suoi rivali Gabriele Cappellari (due volte il migliore su “Valstagna”) e Lucchesi Junior che hanno concluso divisi solo da 2’’3. Enrico Molo ha guidato dall’inizio alla fine la Super 1600 tutta di Renault Clio, concedendo 5 scratch su 8 ai suoi avversari, con Claudio Cogo a 53’’6 e Giovanni Cocco a 55’’9, pure loro divisi dall’inezia di 2’’3. Primo fino alla “Rubbio 1” (ps 4), Alessandro Negri ha picchiato la Hyundai i20 produzione all’ultimo km della “Cavalletto 2” strappando la pinza dei freni.

E’ così salito in cattedra di N5 Devis Ravanelli (Citroen Ds3) chiudendo con ampio margine su Michele Milani (Ford Fiesta) e un abisso sullo sfortunato Negri. Nessun problema per Alex Lorenzato in Rally 5, monomarca di Clio Rs Line, che ha veleggiato in altura tirando i remi in barca solo nell’ultima prova. Gran duello tra Matteo Scalet e Michael Savio: quest’ultimo ha segnato l’ultimo graffio ma si è accodato terzo per 0’’3. In Classe A7 la Clio di Massimiliano Meneghetti ha preso il largo fin dall’inizio uscendo dal radar di Emanuele Sommavilla e Ivan Stival. Bagarre tra le Peugeot 106 di A6 dove l’ha spuntata sul filo dei secondi Carlo Mirici Cappa battendo alla fine di 4’’3 Dino Brazzale con Mattia Ghion terzo a 12’’8. Infine doppia la soddisfazione di Osvy Rossetto, primo di N2 e del 1° Memorial Giacomo Celi targato Hawk Racing Club.

Il bassanese su Peugeot 106 Rally ha chiuso davanti di 31’’ all’ottimo Salvatore Spinnato rivale di classe; più staccati nell’inedito trofeo “Jack 56” sono finiti Massimo Ferronato e Roberto Meda, comunque eccellenti compagni di scuderia.

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